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MAYFLOWER
Che aspetto avesse la “Mayflower”, la barca che portò i primi emigranti inglesi in America, non
ci è noto. Così come non si sa quando e dove fu costruita. Il suo nome viene menzionato per la
prima volta il 6 settembre 1620. Quel giorno, dopo una serie di difficoltà iniziali, la barca salpò
da Plymouth in Inghilterra con a bordo 102 uomini, donne e bambini, facendo rotta per l’America.
Dopo 67 giorni di navigazione la barca calò le ancore davanti alle coste statunitensi, nelle vici-
nanze dell’odierna cittadina di Proveincetown Harbour; ansiosi, i colonizzatori misero piede sulle
terre che dovevano diventare la loro nuova patria. In realtà i “Pilgrim Fathers” - così si definiva il
gruppo di separatisti e puritani - avrebbero voluto approdare ben 200 miglia più a sud, ma ciò
non fu l’unico incidente di quel faticoso viaggio. Durante le 16 settimane in cui la Mayflower si
trovò ormeggiata in rada infatti, la metà dell’equipaggio morì a causa di malattie sconosciute.
Il capitano ordinò quindi di intraprendere il viaggio di ritorno, che durò fortunatamente solo 31
giorni. Il 6 maggio la barca raggiunse le coste inglesi.
La “Mayflower” viene nuovamente menzionata tre anni più tardi, questa volta negli atti tenuti
presso il Maritime Court. In un antico volume si legge la nota: “Nave Mayflower; 128 libbre ster-
line, 8 scellini, 4 pence; in disarmo. Ispezione definitiva: maggio 1624”.
Nel 1957 a Brixham/Devon alcuni ingeneri navali hanno costruito una fedele replica dello storico
modello, battezzata “Mayflower II”,; con questa nave un gruppo di avventurieri moderni è partito
per l’America sulla stessa rotta di ben 337 anni fa.
La Mayflower II, un omaggio al popolo americano, si trova oggi ancorata davanti al cosiddetto
“Insediamento Plymouth”, lo storico luogo di approdo dei Pilgrim Fathers.
PONTI
Una volta montati i ponti n 23, 21, 17 e 20 potete rivestirli con pezzi del listello n 25. Per il
rivestimento consigliamo l’uso di colla bianca. È opportuno avere sempre uno straccio umido
a portata di mano, così potete togliere immediatamente la colla che eventualmente potrebbe
fuoriuscire causando non desiderate macchie: è impossibile coprire la colla bianca, una volta
asciutta, né con mordente né con vernice. Cominciate il rivestimento sempre partendo dal centro
del ponte. Asciugata completamente la colla potete levigare il ponte accuratamente con carta
vetrata. La foto mostra lo scafo con i ponti ultimati.
POPPA DELLA NAVE
Incollate i vari supporti, le finestrelle e le decorazioni con colla a contatto oppure con colla istan-
tanea. Vi consigliamo di dipingere l’accessorio F 856/L prima di metterlo in posa.
Levigate l’elemento centrale del timone n 36 conicamente, prima di montarlo. Poi potete incol-
lare i rispettivi pezzi laterali. Finché la colla non sarà completamente asciugata ed indurita
consigliamo di fissare il gruppo di montaggio con delle pinze per il bucato.
Mettete insieme sempre rispettivamente due elementi n F 856/K per le cerniere con filo di ottone
n F663 e montateli nelle posizioni indicate sul disegno principale.
DETTAGLI
Questa figure vi saranno di aiuto durante la fase di montaggio di coffa, crocetta, copertura per la
leva di comando nonché e delle landre. Essendo questi pezzi eseguiti in plastica, il montaggio
non dovrebbe comportare problemi di sorta.
Ricavate la lunghezza giusta delle landre dal disegno principale.
MAYFLOWER
Como foi o visual do “Mayflower”, o navio que levou os primeiros colonos para a América do
Norte, ninguém sabe. Também não se sabe, onde e quando foi construído. Só por volta de 1620
é que o navio começa a aparecer na História.
Após algumas dificuldades iniciais, o “Mayflower” zarpou do porto de Plymouth/Inglaterra, em 6
de setembro de 1620, levando a bordo 102 homens, mulheres e crianças.
Após 67 dias no mar, o “Mayflower” atracou no porto atualmente conhecido como “Provincetown
Harbour”, depois de ter subido 200 milhas a mais ao Norte do que o planejado. Os colonos
(separatistas e puritanos) decidiram radicar-se neste local.
O “Mayflower” ficou ancorado na baía durante 16 semanas, e durante este período, morreu a
metade da tripulação. Decidiu-se fazer a viagem de retorno e, após 31 dias no mar, o “Mayflow-
er” voltou em boas condições à Inglaterra, em 6 de maio de 1621.
3 anos mais tarde, foi mais uma vez mencionado nos documentos do Tribunal Marítimo. Cita-
ção: “o navio Mayflower, valor 128 libras esterlinas, 8 xelingues e 4 pences, em decadência”.
Inspeção final: maio de 1624. Em 1957, foi construído o “Mayflower II”, em Brixham/Devon, que
atravessou o mar até a América, onde, como um presente para o povo americano, vai ficar
ancorado para sempre.
DECK
Quando tiverem sido colocados os decks nºs 23, 21, 17 e 20, poderá começar a revestir o deck
com as tiras de entabuamento nº 25. Use cola de PVC. Ao trabalhar com cola, é necessário ter
à mão um pano úmido para remover de imediato a cola em excesso. Assim, evitam-se manchas
feias, que surgem ao envernizar a cola seca de PVC. Os decks são revestidos do centro para
fora. Lixar o deck limpando-o, quando a cola estiver seca.
Nesta foto, mostra-se o casco com o deck pronto.
POPA
Os suportes, escotilhas e decorações são colados com cola de contato ou de colagem ime-
diata. Recomenda-se pintar a decoração F856/L, antes de montá-la.
O leme, a peça intermediária nº 36, é lixado em forma cônica, antes de ser colocado. Depois,
montam-se as partes laterais que são mantidas juntas com prendedores de roupa até a cola
secar.
As charneiras do leme, nº F856/K, são conectadas com linha MS Nº F663 e montadas como
indicado na planta principal.
DETALHES
Aqui, montam-se o cesto da gávea, curvatões, roldana, cobertura e fixadores do ovém.
Como estas peças são produzidas em plástico, são fáceis de montar.
No que diz respeito aos fixadores do ovém, deve-se observar que o comprimento exato dos
mesmos consta da planta principal.
I P
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